Comitato Regionale

Sardegna

Settant'anni di UISP. Settant'anni di racconti.

Settant'anni di UISP. L'intervista a Yuri Marcialis Assessore allo Sport del Comune di Cagliari, ex dirigente dell'UISP di Cagliari.

Quanta acqua è passata sotto il ponte dell'attività UISP in Italia, e quanta ne è passata al Comitato UISP di Cagliari con la speranza che tanta altra potrà passarne. E' difficile ricostruire tutta l'attività prodotta nella provincia del capoluogo sardo negli ultimi 70 anni, si potrebbere scrivere un libro intero dalla nascita della UISP ai giorni nostri.

A Cagliari si parla di attività di pugilato già dal '54 con insegne della UISP - Unione Italiana Sport Popolare in quel di Selargius, si ha memoria di tanti traslochi da una sede all'altra fino all'attuale di Viale Trieste 69, e certamente qualche pezzo di storia scritta si sarà persa tra un trasloco e un altro.

Rimangono le persone, rimangono le foto, i video, i dirigenti storici ai quali chiederemo la loro esperienza, e di condividerla con noi. Per conoscere, per ricordare, per festeggiare. Storie belle da raccontare, storie di sport popolare prima e sportpertutti ora, di cui vale la pena lasciare una memoria scritta.

Iniziamo a raccontare un pezzo della storia di UISP Cagliari con un giovanotto di belle speranze, amante dello sport e della politica, un'infanzia a Ghilarza, piccolo centro dell'Oristanese, culla di un certo Antonio Sebastiano Francesco Gramsci (per gli amici del luogo Nino), che di sociale scriveva e insegnava tanto. Stiamo parlando di Yuri Marcialis, attuale Assessore allo Sport del Comune di Cagliari, candidato alle prossime politiche al Senato della Repubblica Italiana.

Chissà quanto avrà inciso la storia di Antonio Gramsci, raccontata in tutti i libri di scuola e nel Museo di Ghilarza, nell'esperienza politica e sociale di Yuri Marcialis, considerando Gramsci uno dei più importanti pensatori del XX secolo. Raccontiamo allora questo pezzo di storia della UISP di Cagliari attraverso l'ex dirigente Uispino a cavallo della fine degli anni '90 e dell'inizio secondo millennio.

Yuri Marcialis, in sintesi passione per lo Sport, passione per la politica. Quando hai mosso i tuoi primi passi sia nello sport che in politica?

I primi passi nello sport furono a Ghilarza. Trascorsi lì parte dell'infanzia e ricordo molto bene la scuola tennis. Tornati a Cagliari praticai diversi sport sino ad arrivare all'atletica che diventò la mia passione. Per quanto riguarda la politica, a parte le frequentazioni indirette che iniziarono durante l'infanzia, i miei primi passi -dopo le esperienze scolastiche- iniziarono nel 1994 con l'iscrizione al PDS, l'esperienza nella Sinistra giovanile e poi dal 1998 in Circoscrizione quale consigliere e capogruppo.

Avresti mai pensato allora che oggi avresti intrapreso un percorso difficile per correre all’eta di 44 anni per un seggio in Parlamento?

Onestamente no. Far politica a Cagliari in un partito di sinistra - per la mia generazione - è sempre stato difficile. Vorrei dire però che è un onore essere il capolista al Senato di una formazione politica che porta con sé la tradizione, la cultura e i valori della Sinistra sarda.

Nel tuo curriculum professionale hai anche un passato di dirigente alla UISP di Cagliari. Di cosa ti occupavi in particolare in quel periodo?

Mi occupavo di sport nel partito ed ero consigliere di circoscrizione. La UISP attraversava un periodo non facile e quando il presidente della UISP mi chiese di dare una mano lo feci volentieri. 

Cosa ti è rimasto maggiormente impresso della UISP di Cagliari di allora?

Ho un ottimo ricordo soprattutto del modo di lavorare, si usciva da una crisi e c'era entusiasmo e voglia di rilanciare la UISP. Avevo già avuto modo di conoscere la UISP a lavoro, perché durante il mio anno di servizio civile, presso l'Istituto Penale Minorile di Quartucciu mi occupavo, tra le altre cose, di attività ludico-sportiva con i ragazzi e la UISP era presente.

La Mission della UISP ha un connotato sociale che ti ritrovi poi nel tuo percorso in politica. Quanto ti ha aiutato l’esperienza nello sport sociale maturata in UISP nel tuo impegno sociale in politica?

In generale lo Sport plasma le persone. Lo Sport è impegno, passione, perseveranza e sudore. Tutto questo è presente nella UISP perché vede nello sport un momento importante di crescita, di integrazione e di dialogo. In Politica la passione è importante e per quanto mi riguarda, come nello sport, penso che gli obiettivi personali debbano sempre passare per l'impegno e il sudore.

Con la nuova finanziaria 2018 nascono le società lucrative. All’indomani di questa scelta politica del governo la UISP porta avanti una campagna promozionale dal titolo “Se è sociale non è lucrativo”. Che idea hai te in proposito?

Sono d'accordo con la posizione della UISP che riassume bene con “se è sociale non è lucrativo”. Questa norma, tra le altre cose, rischia di uccidere il volontariato sportivo che rappresenta una parte importante del volontariato sociale in genere.

Nuova riforma del Terzo Settore, il Nuovo Registro Coni, le nuove disposizioni governative della Finanziaria 2018, l’esclusione da parte di alcune discipline da parte del Coni e paradossalmente la richiesta di qualcuno al Cio per il riconoscimento dei videogiochi come sport olimpico. Sono nuove battaglie culturali da vincere o il classico esempio di una schizofrenia sul tema dello sport in Italia e nel mondo?

Certamente allargherei il campo delle discipline ed eviterei in generale di escluderne alcune. Molte attività ludico-sportive alla loro nascita hanno trovato difficoltà ma oggi fanno parte del patrimonio sportivo. Ho un punto di vista un po' laico sulla questione videogiochi e se tanti giovani svolgono questa attività (e probabilmente il dato andrà crescendo), più che escluderli io cercherei di guidare i processi per provare a indirizzarli al fine di renderli più vicini a un sistema di educazione e cultura sportiva.

Visto il tuo passato da uispino che consiglio ti sentiresti di dare alla nuova classe dirigenti che oggi porta avanti quella Mission che tu stesso hai per anni cavalcato?

Sono onesto, mi piace osservare e ascoltare perché ognuno di noi ha sempre qualcosa da insegnare. Quindi penso che un dirigente sportivo, così come chiunque voglia occuparsi di fare qualcosa per la propria comunità, dovrebbe sempre essere predisposto a imparare e nel farlo dovrebbe sempre essere disposto a cambiare la propria idea iniziale senza pregiudizi.

Una persona o un amico dell’Uisp che vorresti ringraziare per gli insegnamenti o per un percorso fatto insieme nella UISP di Cagliari? E quella più carismatica che hai avuto modo di conoscere?

Ho conosciuto molte persone in UISP ma diciamo che la persona con cui ho avuto una conoscenza più lunga è stato Tore Farina. Non abbiamo fatto un percorso insieme in UISP (confronto a lui io ci sono stato un nanosecondo) ma ho avuto modo di conoscerlo sin dal 1990, era un ottimo allenatore di mezzofondo sin dai tempi in cui io correvo.

Un saluto e un augurio particolare ai nostri lettori?

Grazie alla UISP per il lavoro che porta avanti e spero che lo Sport torni a essere al centro dell'agenda politica non solo di qualche amministrazione locale.

Grazie a te Yuri per essere stato con noi nonostante i tuoi innumerevoli impegni ed aver contribuito a suo tempo a portare avanti la Mission della UISP e alla crescita del UISP di Cagliari.

(Fonte Sito UISP Cagliari)